(Se vuoi l’episodio, i link di download sono alla fine del post.)

Ricordo anni fa che una vecchina del mio paesello, passando davanti casa sua, mi rivolse il classico commento “Chi non muore si rivede”.
Ebbene, con questo post vogliamo dimostrare che è vero. Non siamo morti, non moriremo tanto presto, e la volontà di continuare quello che facciamo è forte.

Questo è l’ultimo post di quest’anno, e sento di dover fare un resoconto di cos’è successo, quindi preparatevi all’inutile papirone di cazzi miei prima di leggere qualcosa dell’episodio.
Quest’anno è stato come una giostra. Specificatamente come il “calcioinculo”, ci siete mai stati? Quella che gira veloce e siete tutti sui sedili legati con le catene che dovete prendere al volo quella “coda” attaccata a un pallone, tipo, e per arrivarci la gente spesso lancia quello davanti più in alto spingendolo con le gambe.
Ecco, quest’anno per me è stato questo: una corsa frenetica per prendere qualcosa, ma a spingere ero sempre io, e chi avrebbe dovuto spingere me ha preferito non farlo o buttarmi giù.
Il che, in un certo senso, è positivo, perché adesso che scenderemo dalla giostra e faremo i nostri conti, che aggiusteremo il tiro e capiremo dove abbiamo sbagliato e cosa dobbiamo fare per raggiungere quello che vogliamo, ci basterà cambiare sedile e stare più vicini a chi riuscirà a spingerci davvero.

Anche quest’anno ho avuto tante delusioni da parte di chi avevo vicino. Ho dovuto addirittura rivalutarne alcuni e imparare che l’amore per qualcuno, alle volte, è meglio lasciarlo cristallizzato in un ricordo.
Perché alla fine le persone cambiano, i tempi scorrono, e dobbiamo imparare a guardare avanti ringraziando indietro, a lasciarsi alle spalle il bene e il male impegnandosi a riviverlo nel futuro.
Nessuno è così forte da fermare il tempo. È da ingenui sperare che le persone restino quelle nei nostri ricordi per sempre.

Però finché c’è buio c’è anche luce, e quest’anno ho avuto tanta gioia a conoscere nuove persone, entrare in contatto con nuove realtà, e ricordarmi che alla fine il mio mondo personale è così piccolo che chiudermici non mi serve davvero a un cazzo.
Mi sono ricordato che quello che faccio anche per lavoro e che è partito da un semplice hobby è sia il mio strumento d’espressione che la mia “fuga dalla realtà”; sia la mia ambizione che la mia oasi di calma… e così voglio che resti.

Con tutto questo discorso inutile annuncio la conclusione di questo anno inconcludente, perché non siamo riusciti a chiudere un cazzo di niente, ma vedremo l’anno prossimo cosa riusciremo a fare!

Ora, riguardo a questo episodio di Assault Lily, non ho davvero un cazzo da dire perché [Spoiler].
Cioè, neanche mi sono scritto le notine di rilascio perché l’ho finito di tradurre a maggio, chi cazzo si ricorda cosa succede in questo episodio. Nel dubbio l’unica notina che lascio è questa, per il resto guardate voi e de, bimbi, buon natale in ritardo e felice anno nuovo!

1) La “violetta”, più specificatamente la “Viola Mandshurica“, nel linguaggio dei fiori rappresenta la modestia, la sincerità e la piccola felicità.
Quando è bianca rappresenta anche l’amore innocente, l’amore ingenuo e la castità.
Quando è viola scuro rappresenta l’amore e la castità.
Quando è gialla rappresenta fertilità (del raccolto) e modesta felicità.

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